da Federico GarcÃa Lorca | regia Luca Micheletti
" Amore sono ferito, ferito d'amor fuggito, ferito, morto d'amore"
L'amore, quasi una fantasia affianca due opere giovanili del poeta andaluso: l'"alleluja erotico" L'amore di don Perlimplín con Belisa nel suo gardin e il poemetto Sonata, quasi una fantasia. Le musiche raccolte e riarragiante nei Cantares populares dallo stesso Lorca risolvono la vocazione musicale del genere sacro dell'"alleluja", qui frequentato in un adattamento profano.
In un Settecento spagnolo evocato con ironia, lo stordimento amoroso di don Perlimplín – sorta di pinocchiesco don Chisciotte, chiuso nel suo mondo di libri – si evolve in vera e propria passione, estrema e irrefrenabile. García Lorca racconta un mondo popolato di folletti e maliarde, di tradimenti e travestimenti, in una fiaba musicale con tocchi surreali e noir. Lo spettacolo indaga con poetica ironia l’universo grottesco e commovente di questo moderno don Giovanni burattino, di questo Cyrano disilluso che si camuffa da amante di sua moglie per provare a riconquistarla. Le canzoni di Lorca, cantate e suonate dal vivo negli arrangiamenti di Roberto Bindoni, fanno da contrappunto alla vicenda di Belisa la blanca, moglie traditrice, e don Perlimplín, marito fantoccio, che consuma un grottesco delitto d’onore contro se stesso.