IL RINOCERONTE

di Eugène Ionesco
mise en espace di Luca Micheletti


"Uno stupido quadrupede...!
E feroce, per giunta... E che è sparito... che non c'è più...
Non vogliamo mica preoccuparci di un animale che non esiste, le pare?"
Eugène Ionesco

IL RINOCERONTE

Lettura scenica in forma radiodrammatica

di Eugène Ionesco
riduzione e mise en espace di Luca Micheletti

personaggi e interpreti
Berenger Giuseppe Palasciano
Jean Michele Nani
Daisy Francesca Zaira Tripaldi
Il filosofo Valter Schiavone
Il padrone del caffè Francesco Martucci

sax e voce narrante Luca Micheletti
light design Fabrizio Ballini
sound design Stefano Bonetti

una produzione Compagnia teatrale I Guitti
in collaborazione con Associazione Italo-Svizzera per gli Scavi di Piuro

Con la sua irresistibile verve, la sua intelligenza di farseur e la sua causticità sfumatamente, elegantemente engagée, Eugène Ionesco riesce in questa famosa pièce a essere meno “assurdo” che mai, nonostante il grottesco del tema prescelto. Un’intera società vede l’avanzare di una strana epidemia in cui gli uomini si tramutano poco alla volta in rinoceronti. Simbolo originariamente dell’avanzata dei regimi totalitari, i “rinoceronti” di Ionesco si prestano facilmente ad essere indentificati con i nuovi anti-miti del progresso senza regole, della socialità telematica, della civiltà dello spettacolo ormai deterioratesi in impero dell’ego assuefatto. Nonostante la crucialità del tema, il testo mantiene un’irresistibile carica umoristica, compendiando scene pienamente comiche con caustiche trasfigurazioni del nostro quotidiano.